Firenze – Il Campanile di Badia

La puntasecca di Marina Battigelli, eseguita con una tecnica che prevede l’incisione diretta della lastra con una sottilissima punta d’acciaio o di diamante, rappresenta la mole della torre della Badia Fiorentina vista dalla cima di un’altra torre, la Volognana, la torre del Bargello. La veduta risulta quindi inquadrata nella finestra dell’edificio medievale, i cui pesanti conci di pietra sono resi con dovizia di dettagli. In alto, l’ombra scura della campana, con il suo batacchio immobile. La torre esagonale della Badia si staglia in secondo piano. La forma slanciata e la ricca delicatezza dell’architettura gotica, con le sue bifore e i suoi rosoni, fanno da contraltare alla ruvidezza delle pietre squadrate che la incorniciano. Sullo sfondo in basso, in lontananza ad accentuare l’altezza vertiginosa delle due torri, i tetti assolati di Firenze.

La Firenze di Marina Battigelli è una città senza tempo, lontana anni luce da quella rumorosa e oramai avviata alla modernità che tanto piaceva agli artisti di certe avanguardie. È insieme la città medievale di Dante, quella rinascimentale del Magnifico, la città dei fiacres del periodo di Firenze capitale, un luogo reale che è però soprattutto della mente e della cultura, una Firenze sempre viva, sempre attuale, amata e cercata da chi attraversa il mondo per poter passeggiare per le sue vie e i suoi vicoli. L’artista dedicò molte lastre alla sua città di adozione: vedute dal fiume popolato di barcaioli, piazzette pittoresche raccolte entro gli alti muri dei palazzi, scorci suggestivi e dettagli architettonici carichi di storia e di poesia, rappresentati con una grazia e un calore emotivo squisitamente femminili. Purtroppo di esse, decimate dalla furia dell’alluvione, solo un esiguo numero è sopravvissuto.

Autore

Marina Battigelli

Data

s.d.

Tecnica

puntasecca

Dimensione

lastra mm 300x95

Tiratura

3/8